- A cura di: Testo greco, integrazioni e cura di Daniele Ventre
- Traduzione: Ezio Savino
- Pagine: 784
- Prezzo: € 35,00
- ISBN: 9788883063435
- Data Uscita: 18/11/2021
A partire dal VII secolo a.C. in Grecia, nel Peloponneso, in Asia Minore, nelle isole dell’Egeo e nella Magna Grecia si diffonde un nuovo, rivoluzionario modello di canto, che nel III secolo a.C. i filologi alessandrini definiranno lirico, perché la sua esecuzione richiedeva l’accompagnamento musicale della lira o di un altro strumento a corda. È rivoluzionario anche per i temi trattati: contrariamente agli aedi, i cantori della poesia epica nata nei palazzi dell’epoca micenea per eternare le gesta degli eroi del passato, i poeti lirici cantano sé stessi, la propria esperienza individuale e i sentimenti. Archiloco, il loro capostipite, è uno dei primi poeti al mondo a usare la parola “io”, in autoritratti folgoranti.
“Offrire al lettore almeno l’eco recondita dei trilli di cetra, degli squilli di flauto, delle note taglienti di iambuke” (uno strumento paragonabile alla nostra arpa) era il desiderio di Ezio Savino. Il suo sogno era catturare la musica perduta, “gli accordi taglienti di Archiloco, le melodie sensuali di Saffo, gli strappi imperiosi e partigiani di Alceo”, che forse ancora vagano nell’etere, onde sonore non più percepibili. Nell’attesa che sia messo a punto un congegno capace di captare questa musica, e che si realizzi “la magia di un intreccio tra note e parole”, le appassionate traduzioni di Ezio Savino riportano in vita la vivacità, l’esuberanza, la dolcezza, la malinconia della grande lirica greca. Il suo lavoro di resa poetica è stato integrato da Daniele Ventre, che ha curato anche il testo greco in base alle più aggiornate edizioni critiche.
Ezio Savino (Milano 1949 – Bresso 2014) ha dedicato la vita intera, con una passione smisurata, all’insegnamento e alla divulgazione della cultura classica. Ha tradotto quasi 50.000 versi, gli scritti di Tucidide, tutto il teatro di Sofocle e di Eschilo, alcuni dialoghi di Platone e diverse commedie di Aristofane. Ha curato volumi di letteratura latina e greca (tra cui l’edizione italiana in due volumi della Letteratura greca della Cambridge University) e manuali scolastici, e ha scritto testi di storia, grammatiche italiane, commenti ai classici, saggi e l’educational Topogeo (60 volumi per la Disney). Ha inoltre svolto un’intensa attività giornalistica ed è stato tra i più assidui collaboratori della rivista “Poesia”. Dell’infinito numero dei suoi lavori, la traduzione completa dei Lirici greci gli era forse il più caro. Vi ha lavorato per molti anni, fino all’ultimo dei suoi giorni.
Daniele Ventre è nato nel 1974 a Napoli, dove insegna lingue e letterature classiche nei licei. Con la casa editrice Mesogea ha pubblicato la traduzione dell’Iliade (premio Achille Marazza), del Ciclope di Euripide, dell’Odissea, di tutte le opere di Virgilio (Bucoliche, Georgiche, Eneide) e delle Argonautiche di Apollonio Rodio. Ha inoltre tradotto Teogonia di Esiodo (Marco Saya Editore). Autore di raccolte poetiche e del romanzo in versi per ragazzi Verso Itaca, è redattore del blog letterario “Nazione Indiana” e collabora con diversi periodici, tra cui “L’Indice dei libri del mese”, “Ulisse”, “Testo a fronte”, “Poesia” e “Alias”, l’inserto culturale del quotidiano “il manifesto”.