Rapporto al Greco

El Greco, soprannome metà italiano e metà spagnolo, è Dominikos Theotokòpulos (1541-1614), l’artista più illustre di Creta. Emigrato dalla sua isola a 26 anni, sostò a Venezia e a Roma, dove affinò la sua arte alla scuola di Tiziano e del Tintoretto, prima di stabilirsi a Toledo, in Spagna.
Così come un soldato al termine della missione assegnatagli fa rapporto al suo generale, Nikos Kazantzakis stila il rapporto della propria missione terrena al suo illustre antenato.
Pubblicato postumo nel 1961, il racconto autobiografico di Rapporto al Greco – vero e proprio romanzo di formazione dello scrittore – è anche il testamento letterario di Kazantzakis. L’autore di Zorba e dell’Odissea vi chiama a raccolta i ricordi di un’esistenza eccezionale, e, nutrendole col sangue del proprio cuore, ridona vita alle grandi anime che ha venerato: Cristo, Ulisse, Dante, Nietzsche, Lenin, il Buddha, lo stesso Zorba.
E ai lettori affida un messaggio di speranza: “Ama la libertà sopra ogni cosa, non accettare di rendere schiava la tua anima, scala la vetta più alta che un essere umano possa raggiungere”.