Emmanuìl Roidis
Emmanuìl Roidis è tra i protagonisti della rinascita delle lettere greche dell’Ottocento. Nato nel 1836 nell’isola di Siros in una famiglia di antica stirpe nobiliare, dal 1855 studia filologia e filosofia a Berlino. Nel 1859 torna ad Atene. L’anno successivo esce la sua traduzione dell’Itinéraire di Chateaubriand in quattro volumi. Dal 1875 al 1876 dirige il giornale satirico “Asmodeo”. Nel 1880 è nominato direttore della Biblioteca Nazionale, carica che ricoprirà a fasi alterne fino al 1903. Pubblica articoli e recensioni di carattere letterario, satirico e d’attualità, racconti, saggi, e traduce E.A. Poe. Fervido sostenitore della lingua popolare (dimotikì), di fatto, nei suoi scritti, rimane fedele alla lingua epurata (katharèvusa). In questa scrive la sua opera più nota, La Papessa Giovanna, pubblicata nel 1866, che suscita accese polemiche per il suo tono dissacrante e viene bandita dalla Chiesa ortodossa. Il romanzo riscuote uno straordinario successo editoriale e lo rende famoso nel mondo. Emmanuìl Roidis muore ad Atene per infarto nel 1904.