Marceline Desbordes-
Valmore
Souvenir
Quand’egli impallidì una sera, e la voce
tremante
sul nascere di un suono si spense
all’improvviso;
quando i suoi occhi alzando la palpebra
bruciante
mi presero d’un male da cui lo pensai
preso;
quando i suoi tratti più struggenti, ardore
d’un fuoco che non può mai
declinare
mi s’impressero vivi in fondo al cuore,
lui non amava: ero io ad amare.
(trad. di Maria Luisa Spaziani)
Poesia 193 Aprile 2005
Marceline Desbordes-Valmore / “La più grande dopo Saffo”
Crocetti Editore 2005