Claude McKay
Canzone della luna
Il chiaro di luna irrompe sulle torri della città,
e cade sul cemento di pietra e d’acciaio,
spargendo la luce splendente come fiori orlati di bianco
sulle rovine d’una bufera portata dal vento.
Sui panni dietro il caseggiato
che pendono come fantasmi da esili fili,
alle belle cose viventi indifferente,
incongruo e strano splende il chiaro di luna.
Qui nessun incanto per la tua presenza,
o luna, folle luna, ripiega la veste che trascini,
il suo argento sembra così antico e severo
contro il bagliore d’un globo elettrico.
Vai a spargere la tua bellezza sui volti ridenti
di fiori felici dai mille colori,
che aspettano in punta di piedi negli spazi selvaggi
per bere il tuo vino a grandi sorsi di rugiada.
1922
Traduzione di Antonella Francini
Poesia n. 219 Settembre 2007
Claude McKay
Sonetti di protesta
a cura di Antonella Francini
Crocetti Editore 2007