Costantino Kavafis
Itaca
Se ti metti in viaggio per Itaca
augurati che ti sia lunga la via,
piena di conoscenze e d’avventure.
Non temere Lestrigoni e Ciclopi
o l’irascibile Posidone:
nulla di ciò troverai mai per strada
se mantieni elevato il pensiero, se un’emozione
eletta ti tocca il corpo e il cuore.
Non incontrerai Lestrigoni e Ciclopi
né Posidone l’arcigno
se non li porti dentro, nel tuo cuore,
se non è il cuore a alzarteli davanti.
Augurati che ti sia lunga la via.
Che siano molti i mattini estivi
in cui soddisfatto e felice
entri in porti mai visti prima;
fai scalo negli empori dei Fenici
e acquisti belle mercanzie,
madrepore e coralli, ebani e ambre,
e ogni sorta d’aromi voluttuosi,
quanti più aromi voluttuosi puoi;
e va’ in molte città d’Egitto,
a imparare, imparare dai sapienti.
Tienila sempre in mente, Itaca.
La tua meta è approdarvi.
Ma non far fretta al tuo viaggio.
Meglio che duri molti anni;
e che ormai vecchio alla tua isola attracchi,
ricco di quel che guadagnasti per via,
senza aspettarti da Itaca ricchezze.
Itaca ti ha donato il bel viaggio.
Non saresti partito senza di lei.
Questo solo ha da darti.
E se la trovi povera, Itaca non ti ha illuso.
Sei diventato così esperto e saggio
che avrai capito che vuol dire Itaca.
Traduzione di Nicola Crocetti
Costantino Kavafis
Le più belle poesie
introduzione di Vittorio Sereni
traduzione di Nicola Crocetti
Crocetti Editore 1993