Agostino Colombo
Radici
Sono nato ai bordi di uno stagno tra
i canneti,
ho ancora addosso il sapore del germoglio
e il freddo del vento che soffia tra
le foglie;
sono nato sotto la ragnatela e il nido
del passero
e ho visto luccicare il luccio quando
veniva il temporale,
e certi barconi avvicinarsi alla mia casa
di canne
come per prendermi con la loro civiltà
e le loro regole,
mi nascondevo tra i rami più folti, ero
come una lucertola
o un topo di campagna, ho sempre avuto
un rifugio
dove nascondermi agli uomini,
sono invecchiato
e conosco molto bene lo stagno, le canne,
l’umido
ma non so quasi niente di loro, miei simili.
Poesia n. 196 Luglio/Agosto 2005
Agostino Colombo /Ci fosse un’altra vita
Crocetti Editore 2005