Sergio Solmi

La rosa

La rosa
che l’inverno dischiuse,
svolse, innervò, arricciò,
vetrificò
d’incarnatini zuccheri, venò
d’impercettibile sangue. Fissata
nel suo gelo oltrevita, la penso
perfetto emblema d’un giorno, a disfarsi
non destinata foglia
dopo foglia nel molle
sfacelo delle stagioni, ma come
aereo, spettrale cristallo, di colpo
a frangersi
.

Poesia n. 315 Maggio 2016
Il bifrontismo di Sergio Solmi
a cura di Enza Silvestrini

 

 

 

 


COOKIES E CONDIZIONI D'USO DEL SITO
Questo sito utilizza solo cookies tecnici e analitici, anche di terze parti, al fine di offrire un servizio migliore agli utenti.
Per maggiori informazioni sui cookies accedi alla nostra Cookie Policy.
Dichiaro di aver letto e di accettare integralmente le Condizioni d’Uso del Sito.