Julia Hartwig
Una richiesta
Quando gli chiesi
perché avesse lodato le sue poesie
benché non ne fossero degne
mi spaventai della mia protervia
Avrebbe potuto arrabbiarsi, rispondere aspramente
perché chi ha il diritto di giudicare i giudizi del migliore?
Ma lui sembrò solo intristirsi un poco
e rispose con inattesa dolcezza:
"Sai, io gli voglio così bene".
Era la risposta meno prevedibile
Mi ricordai allora la foto di loro due
sullo sfondo delle piante folte dell’altana
vicino al tavolo non ancora sparecchiato
le parole come ancore sospese sulle labbra.
E anche se rimango della mia opinione
senza entrare in alcuna intimità con la poesia
ho capito che il nostro giudizio solo per un attimo
può godere della considerazione dell’amicizia
e non sempre il primo posto
lo deve avere l’intransigenza.
Traduzione di
Francesca Fornari
Poesia n. 250 Giugno 2010
Julia Hartwig. Tra natura e microstorie umane
A cura di Francesca Fornari
e rispose con inattesa dolcezza:
"Sai, io gli voglio così bene".
Mi ricordai allora la foto di loro due
sullo sfondo delle piante folte dell’altana
vicino al tavolo non ancora sparecchiato
le parole come ancore sospese sulle labbra.
senza entrare in alcuna intimità con la poesia
ho capito che il nostro giudizio solo per un attimo
può godere della considerazione dell’amicizia
e non sempre il primo posto
lo deve avere l’intransigenza.
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