Giovanni Raboni
O cari infinitamente, spariti
dal tempo, non dai sogni, precursori
nostri nelle tenebre, voi se fuori
dal buio c’è ancora buio o a più miti
consigli lo riducono i bagliori
senza gloria, gli stenti, intirizziti
aculei d’un alba (e, ascoltando, arditi
bisbigli) voi soli potreste, a onore
d’un altro vero, dirci, amate teste,
torsi venerati, e non dite mai,
mai! perché sia intera la libertà
del nostro arbitrio, perché non celeste
ma cieca e folle e sanguinosa sia
intanto, nell’orto, qui, l’agonia.
Giovanni Raboni
L’opera poetica
a cura di Rodolfo Zucco
Arnoldo Mondadori Editore 2006