Roberto Rossi Precerutti
Parco del Valentino
Dentro gli occhi il mattino – fa promesse
nel rimescolio dell’aria nell’acino
zuccherino che pende sulle braci
polverose dei viali – sono spesse
e forti queste foglie, già una messe
di lucidi aghi copre le mendaci
sontuosità del verde o le vivaci
ostensioni celesti (ma le stesse
radici, il bel fianco che di vertigine
si strema faranno come un’ardente
offerta ancora al buio della fronte):
dentro un vapore d’oro, a una sua fonte
fredda miserandi attinge prodigi
un dio di crocicchi, le labbra spente.
Torino, 5 febbraio 2007
Poesia n. 230 Settembre 2008
Roberto Rossi Precerutti. Come nella rapina di una corrente oscura
a cura di Giovanna Ioli