Phippe Jaccottet
Preghiera tra la notte e il giorno
All’ora incerta in cui la muta dei fantasmi
fa ressa alle finestre, e in gran subbuglio
per un’esitazione tra ombra e giorno
minaccia bisbigliando la chiarezza,
un uomo prega: gli è distesa accanto
la splendida guerriera inerme e nuda;
poco distante giace il loro erede,
tenendo stretto come stelo il tempo.
“Una preghiera dentro la paura, ardua
a esaudire,
specie senza soccorso dall’esterno;
una preghiera
detta dentro il crollo delle città,
la fine della guerra, i morti in folla:
perché la dolce aurora, la tenace,
la luce quando giunge sui crinali,
se allontana
la lieve luna, così anche la mia favola
cancelli,
e veli del suo fuoco anche il mio nome”.
Traduzione di Fabio Pusterla
Poesia n. 200 Dicembre 2005
Crocetti Editore 2005