Renzo Paris

L’erba

Trascorro ore di serena entranza
nel fiume di un tempo nascosto
e mi riposo ogni tanto sui clivi,
scherzando con un bambino che emette
gridolii inframmezzati da canti induisti.
Sei l’erba medica su cui mi rotolavo
e ridevo con l’amico robusto
che scansava la fatica del contadino.
Sei il fieno che un giorno in città
scoprii afrodisiaco negli arcaici
fumetti pornografici.
Sei l’erba dei fossi che l’acqua
chiacchierina appena sottende, tutto
ciò che intravedo dentro il fumo
appena inghiottito, il fumo che non
vorremmo mai sprecato. Sei l’erba
poetica di un bardo che si vergognava
di amare gli uomini. Cara erba marina,
era da tempo che non ti tiravo
a me, che non spiavo in te una giornata
autunnale piena di pioggia e di furore.

Plinio Perilli
Melodie della terra. Novecento e natura
Crocetti Editore 1997

 


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