Li Bai
89. Bevendo da solo in primavera
Di purpuree nuvole ho desiderio,
penso sempre a un eremo tra fiumi e laghi.
Quando, di fronte ad una brocca di vino,
sono libero e indifferente alle faccende umane.
La cetra suono appoggiato all’alto pino,
in mano la coppa ai monti lontani guardo.
Gli uccelli in volo nel Cielo scompaiono,
al tramonto anche quella solitaria nuvola è andata.
Mi dolgo soltanto dell’età per me ormai tarda,
un attimo e sul mio viso ora è l’autunno.
Traduzione di Pietro De Laurentis
Poesia n. 328 Luglio/Agosto 2017
Li Bai. Il poeta di se stesso
a cura di Pietro De Laurentis