Matteo Veronesi
Ti odio, ti amo sussurrano
mille labbra nel buio
agitate dal pianto
o dal piacere –
mille labbra ripetono
in qualche luogo addio
o ancora un attimo, o per sempre
ti aspetterò
Ma le parole cominciano a vivere
in eterno proprio appena morte
rapprese sulla carta, o in un soffio si perdono
come polvere o gocce
che il sole dissipa
E non si può, sia nell’aria
o sulla carta, tra le preghiere e i baci
o su queste pagine secche proferire
una parola che non sia menzogna
Poesia n. 242 Ottobre 2009
Il miele del silenzio. Giovani poeti italiani
di Alberto Casadei
Crocetti Editore 2009