Merja Virolainen

Dalle loro radici vorrebbero
sollevarsi le felci,
l’urogallo, il liruro, la mortella dalla
palude,
le acque del ruscello, le acque del
ruscello
nell’aria bruire vorrebbero,
quando gli stivali neri
vagano sul tappeto
variopinto d’autunno della stanza:
sacrificheresti un frammento
dell’argento del tuo specchio,
lo fonderesti in proiettile?
Fenderesti
col tuo proiettile
la sorgente senza fondo
del cuore?
La Sposa del lupo la si può uccidere
solo con un proiettile d’argento
che spacca il cuore:
nello specchio del cacciatore però
rimarrà anche
la traccia del proiettile

Poesia n. 196 Luglio/Agosto 2005
Merja Virolainen / La magia nordica
cantata ad alta voce
a cura di Viola Parente-Capková
Crocetti Editore 2005


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