Agostino Colombo
Non guardo di fino
Sono uno che non guarda di fino, non
un pignolo; non uno spaccapelo,
a me basta camminare accanto al carro,
sentire lo zoccolo quieto,
un toc dopo l’altro; e andare: a briglia
sciolta
mi scelgono le strade, come per la
necessità del caso
e se sono tanti gli imbocchi uno solo
è lo sbocco: un prato
dove ti troverò distesa e candida. Hai
un vestito tutto ricamato a fiori
e sei giovanissima, come me del resto
che mi stendo accanto
tra le labbra uno stelo e la camicia bianca
e pulita
e guardiamo tutti e due il cielo che non ha
nuvole
e posso toccarti come fossimo in vita;
invece siamo eterni
e vediamo ogni specie di fiore e di pianta
e di animale
e il cavallo che ha tanto faticato
è lì anche lui e quieto.
Poesia n. 196 Luglio/Agosto 2005
Agostino Colombo /Ci fosse un’altra vita
Crocetti Editore 2005