Alessandro Fo
al Figlio
(non lontano da Ostia)
Nella casa in cui vivevo, adesso,
scuotendo per i passeri
la tovaglia in balcone,
l’aria sarà grida di bambini
all’uscita da scuola.
Là in alto era l’amore, all’ombra
di una storia famosa, la cui tempra
già toccava progetti di bambini.
Dal terrazzo si poteva ascendere,
volendo, fino a Dio,
se non come Agostino,
gettandosi lo stesso
oltre i dubbi in un salto
verso la luna, verso l’Orsa Maggiore,
magari, come da ragazzo, alla Fosbury.
Però
nulla è mai davvero come sembra,
ma almeno sette volte più complesso.
Da Alessandro Fo, Mancanze, Einaudi 2014
Poesia n. 295 Luglio/Agosto 2014
Alessandro Fo. Una "metafisica dolcezza"
a cura di Anna De Simone