Douglas Livingstone

Mattino lacustre d’autunno

Prima dell’alba eccola là la cicogna
a riposare il cuscino del corpo
su gambe emergenti come stecchi
dall’acqua.

Uno scroscio guizzante di matite oblique
di pioggia
sul gelido mattino d’autunno;
e quella, troppo provata per sistemarsi

il piumaggio battuto dal vento,
rimase posata ondeggiando un tantino,
col collo appiattito, pensosa,

becco sul petto, sguardo contemplativo
velato da viste stellari e da vacue
leghe nere e migratorie, stranamente,

pesantemente solitaria e con qualche
settimana
di anticipo. L’alba scoccò e ogni cosa,
cielo, acqua, uccelli,canne

furono oro e sangue. Sospirò.
Allungando le ali picchiò
l’aria; lenta, regale, molto provata,

col becco sporgente, ascese con cura
inchinandosi all’invisibile tunnel del cielo,
con le zampe strascicanti per tanto,
tanto tempo.

Traduzione di Marco Fazzini

Poesia n. 200 Dicembre 2005
Crocetti Editore 2005


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