Nanni Cagnone
Non toglieteci i diminutivi. I messicani ne morirebbero
(ma anche noi, affranti). Nanni-Ino, quei due che
più lontano: scaltri imbecilli, autori di una genealogia
esotica, amanti di parole inutili, fautori del culto
dei fiori spontanei. E quando piovve malamente,
tra i favori d’autunno, intenti al secondo catalogo
del mondo, dalla perturbata proporzione.
Perché dite le parole non esistono? E la festa
dell’avverbio, allora? Dateci un nome per chiamare.
Ça mérite un détour
Nanni Cagnone
otto prose
Angelo Cagnone
otto carte
Edizioni Il Faggio 2007