Gioie di vecchiaia, frustrazioni di vecchiaia
Quando ogni parola
è diventata una storia,
scrivere a degli indirizzi
che non esistono più,
essere soli con quasi tutto
quello che ancora si ama,
riflettere su domande oziose:
chi sei, da dove vieni?
Regalar perle, abiti e libri,
anche, incompiuta, la scrittura
del gran dolore e del notturno mare.
Riconoscersi su vecchie foto,
in quella bambina ombrosa.
Accennare ad un commiato,
masticare pastiglie, bere tè insapore
come fosse filtro d’amore. Addolcire
con menzogne a chi resterà
il dolore e la pena
della inevitabile
dipartita.
Traduzione di Nino Muzzi
Poesia n. 344 Gennaio 2019
Erika Burkart. Turno di notte
a cura di Nino Muzzi