Salvatore Quasimodo
Già vola il fiore magro
Non saprò nulla della mia vita,
oscuro monotono sangue.
Non saprò chi amavo, chi amo,
ora che qui stretto, ridotto
alle mie membra,
nel guasto vento di marzo
enumero i mali dei giorni decifrati.
Già vola il fiore magro
dai rami. E io attendo
la pazienza del suo volo irrevocabile.
Poesia n. 100 Novembre 1996
Salvatore Quasimodo. Il vento e la conchiglia
a cura di Ezio Savino
Crocetti Editore 1996