Pierluigi Cappello
In quale bosco
Il cielo era verde di freddo tra gli aghi dei pini
e qui non c’è nessuno, l’umido salito dalla neve
si intrama nell’odore dei vestiti bagnati
hai stretto per sempre il manico dell’ascia
all’altezza dell’intaglio, tre asterischi, le iniziali
e una data
e la dignità delle tue mani si è svenata in dolcezza
adesso, tra la polvere e il dominio, dove hai
incontrato
te stesso in chissà quale bosco dei miei occhi
quando ti sei voltato e mi hai detto, dio, quanto
sole
così lontano, diverso, quanto ad uno ad uno
i giorni
stringono il cuore e separano.
Pierluigi Cappello
Mandate a dire all’imperatore
postfazione di Eraldo Affinati
Crocetti Editore 2010, 2011 5ª edizione
Premio Viareggio-Repaci 2010