Lucano
Spuma di luna
Per mano di quelle, le streghe! Prima le stelle:
divelte da cielo rotante! Febe, la placida luna,
nella morsa di truci incantesimi – frasi e parole –
s’illividì. Fiamme nere, terrestri, a bruciarla:
era come se la Terra l’escludesse dal disco fraterno
del Sole, cortina d’ombre ai fulgori dell’astro.
Quanto patire, la Luna, inabissata dalla cantilena!
Finché sbava, a contatto dell’erba spiaccicata. Da Lucano, Bellum Civile , VI, vv. 499-506
Traduzione di Ezio Savino
Poesia n. 243 Novembre 2009
Mangiare la Luna
a cura di Ezio Savino
e Donata Berra
Crocetti Editore 2009