Cristina Campo
Moriremo lontani. Sarà molto
se poserò la guancia nel tuo palmo
a Capodanno; se nel mio la traccia
contemplerai di un’altra migrazione.
Dell’anima ben poco
sappiamo. Berrà forse dai bacini
delle concave notti senza passi,
poserà sotto aeree piantagioni
germinate dai sassi…
O signore e fratello! ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni:
“nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta”.
Maledetti italiani
Dieci autori per una contro-antologia
del Novecento
a cura di Davide Brullo
Il Saggiatore 2007