Dario Capello
Sparsa voce
Il fluido, il vago, l’implacabile
volto spacca le trame a metà
“ma guardami stasera, io porto
gli anni inattesi, una densità
di cielo caduto addosso”
non c’è parola che non risuoni
in altro modo. Non c’è.
Finirà tutto in quell’andare
barcollante, in cerca
“anche la pelle mia soave?”
“sì, anche quella”
Poesia 193 Aprile 2005
Dario Capello / Inediti
Crocetti Editore 2005