Leggi Omero sul filobus, ma quando hai gli occhi
stanchi,
nascondi il libro nella borsa, coi tagli ricuciti,
appoggiando i piedi su una cassetta di legno
con certe ghiandoline,
e ti credono malata perché dormi con la stessa
persona
da più di un anno,
e ti credono malata perché trovi gioia nella lettura
e ti credono malata semplicemente perché gioisci;
leggi Omero all’autostazione, dove c’è odore
di barboni e di pizza,
anche se conviene comprare il giornale, risolvere
le parole crociate
e fare pacchettini per i gusci dei semini – è questo
il programma,
nessuno sopporterà un simile strappo, come la
lettura di Omero.
A che ti serve Omero?
Perché vent’anni fa, quando fu il momento di bere
una "Hershey",
per te fu il momento di iscriverti a Lettere?
Allora tutto si vendeva.
E capirai troppo tardi che il tuo tempo non giungerà
mai…
Traduzione di Paolo Galvagni
Poesia n. 346 Marzo 2019
Ivan Volosjuk. Leggi Omero sul filobus
a cura di Paolo Galvagni