Bertolt Brecht
Luna!
Pallida luna, che trasognata vai per gli ampi cieli
della sera, oh dimmi, di’ a quest’uomo ingiusto
da quanto tempo sogni, da quante eternità?
E quali cose hai visto in notti profonde e silenziose?
Diafana luna, raccontami, racconta al ribelle appassionato
da quanto tempo sorgi sopra monti, boschi e valli,
lassù in silenzio, come un pallido, solitario campanaro,
lassù, altissima, paziente in eterno?
Hai visto forse nottetempo tragici volti esangui
angosciati dal dubbio se vivere ancora,
hai visto uomini avvinazzati
succhiare le ultime gocce di elisir?
Luna, tu che sai com’era allora,
luna, oh ne sono certo,
tu piangi! Traduzione di Donata Berra
Poesia n. 243 Novembre 2009
Mangiare la Luna
a cura di Ezio Savino
e Donata Berra
Crocetti Editore 2009