Cees Nooteboom
Immagine ingannevole
Mai stato chi volevi essere,
chi pensavi di essere.
L’abito sbagliato
in un mondo alla rovescia.
Sempre andato avanti a menzogne,
la prima fidanzata, non hai mai creduto
che le frasi più semplici
fossero le più intime. A te l’apparenza
era più familiare
del primo pensiero,
avevi troppo mondo, troppo muschio
sulla tua statua, ti ergevi
con il libro che nemmeno desideravi leggere,
un uomo di carne divenuto stucco,
un angelo d’ombra, solo,
e avvolto nella vuota professione
del tuo nome.
Traduzione di Fulvio Ferrari
Poesia n. 258 Marzo 2011
Cees Nooteboom. Poesia come meditazione
a cura di Fulvio Ferrari
Fondazione Poesia 2011