Pascal D’Angelo

Ad alcuni poeti moderni

I vostri nomi sono come giganti decapitati
che sanguinano di nero oblio:
siete le fragili voci
l’irriducibile ritmo di bellezza si contorce
sotto gli artigli delle vostre penne.
I vostri occhi sono candele gemelle
che bruciano fiamme di ardente desiderio
issate al sommo altare della Poesia.
Tutto quanto avete cercato di ottenere vi è sfuggito;
avete provato, ma il vostro giorno sta svanendo.
Eppure non addoloratevi.
Molto di ciò che affascina è un nulla che passa
di fronte alla grandezza dell’eternità.
È una minuscola ombra la terra
che barcolla sull’orlo della morte.
La luna è un palpito splendente
nel cuore della notte;
ed effimere son le stelle
nello sguardo lungimirante del Signore.
Dunque non addoloratevi
se le vostre poesie sono come la fredda
tenera erba di una breve estate.
Son pochi i veri fiori.

Traduzione di Luigi Fontanella

Poesia n. 308 Ottobre 2015
"Sulla diaspora della poesia italiana. Prima Parte:
Arturo Giovannitti, Pascal D’Angelo, Emanuel Carnevali"
A cura di Luigi Fontanella

 

 

 

 


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