Kostas Kutsurelis
Vento augusto
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L’estate coi suoi denti trita tutto:
fili di ferro, sensi pietrificati,
foreste di slogan sordi e muti,
queste stesse armoniose locuzioni –
gli eleganti manuali di parole,
gli uccelli becchi adunchi degl’idiomi.
Rimuove ogni giochetto ed ogni boria,
addomestica e sprona la memoria,
rifiuta l’esperienza, lievito senza senso
che sedimenta nello stomaco, addensa,
deposita acque luride e fanghiglia.
Sputa ciò che tra i denti s’impiglia
e lo getta, porzione e pasto, all’alcunché.
L’estate tutto macina e rimanda.
Uccide tutti i neonati del perché.
E scolora nel bianco ogni domanda.
(…)
Traduzione di
Nicola Crocetti
Poesia n. 317 Luglio/Agosto 2016
Kostas Kutsurelis. Vento augusto
a cura di Nicola Crocetti e Dimitris Kosmòpulos
gli eleganti manuali di parole,
gli uccelli becchi adunchi degl’idiomi.
addomestica e sprona la memoria,
rifiuta l’esperienza, lievito senza senso
deposita acque luride e fanghiglia.
Sputa ciò che tra i denti s’impiglia
L’estate tutto macina e rimanda.
Uccide tutti i neonati del perché.