C’è una betulla nel cortile interno, che ricorda
com’era quando alla fine arrivarono i barbari.
Com’era, quando la casa i cui proprietari
furono deportati e assassinati
fu alla fine distrutta dalle bombe.
Com’era, quando la casa derubata
fu riparata ed espropriata.
Com’era, quando i nuovi inquilini,
grigi pensionati, furono sfrattati
dagli ultimi proprietari legittimi
che alla fine erano tornati in patria –
niente barbari, gente distinta che per prima cosa
fece abbattere la betulla nel cortile interno
che gli aveva ricordato come era un tempo.
Traduzione di Paola Quadrelli
poesia tratta da: Poesia Nuova Serie Nr. 10, Crocetti Editore