Eduardo Mitre
Volto in bianco
Senza data memorabile
né luogo preciso
intimamente nasce l’oblio.
Tacito
come il cadavere di un fiume,
estraneo, inevitabile
come il destino:
ombra densa,
statua terminante,
volto disciolto in lineamenti
senza senso, nasce.
Nasce e una sera
di tardivo stupore,
senza giubilo né grido,
si scopre che è nato.
In quale ora delle mie ore
in quale giorno dei miei giorni
ti ho perduto?
Traduzione di Annalisa Saccà
Poesia n. 221 Novembre 2007
Eduardo Mitre
Assenze e ritorni
a cura di Claudio Cinti
e Antonio Múñoz Molina
Crocetti Editore 2007