Bartolo Cattafi
Autocondanna
Non fummo né abili né attenti,
non vedemmo le cose, c’era buio.
Comparve un esile barbaglio,
era il filo di fiamma d’una torcia
o d’altro dramma che riguarda l’uomo.
Le cose cominciavano a chiarirsi.
Chiedemmo arnesi d’emergenza,
sedia, benda, un gruppo di fucili
repentini.
Alle spalle, che importa, ciò che conta
è la porta d’uscita per salvare
l’unica cosa amata, a lungo amata,
trafugandola al mondo, alla chiarezza.
Bartolo Cattafi
Poesie 1943 – 1979
a cura di V. Leotta e G. Raboni
Oscar Mondadori 2001