Titos Patrikios

La chiesa dei sette martiri

Alla luce della luna che inondava l’isola
sembrava essersi risvegliato il vulcano inabissato
le nostre mani si trasformavano in polpi
cercando corpi vicini e inaccessibili
fino a perdersi nelle loro tane oscure.
Dita bianche, tentacoli bianchi, giunture bianche,
le mani cercavano di trattenere
nella loro umida cavità
la forma del tuo corpo che cambiava,
e cambiavi tu stessa, non eri piú tu,
eri le sette donne che avevo amato
e io ero i sette ragazzi addormentati
che subirono il martirio e morirono sette volte.
Ogni volta che allungo le mani per toccarti
trovo il mare, le pietre, la luna
che esistono oltre noi e non ci sanno.
Come nessuno sa che tempo or sono
mi hanno sepolto nella corte
di questa chiesa deserta, dimenticata.

Traduzione di Nicola Crocetti


Titos Patrikios
La resistenza dei fatti

a cura di Nicola Crocetti
Crocetti Editore 2007

Novità – in libreria a Ottobre

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