- Prefazione: Giancarlo Pontiggia
- Pagine: 108
- Prezzo: € 12,00
- ISBN: 9788883063121
- Data Uscita: 20/01/2022
Davide Brullo sembra rappresentare in queste pagine un nuovo inferno terrestre: un presente di ombre e di macerie, di cerimonie nauseanti, su cui aleggia la nostalgia impossibile – irripetibile – del divino, di un mondo in cui i simboli esistevano, i cocci si rinsaldavano nell’unità originaria. Tra queste realtà ulcerate, mostruose, si aggira la lince, la cui vista è così acuta da trapassare i muri e le montagne, rabdomantica e misteriosa. Pare avvolta nel sonno: ma è proprio “quando l’annunci estinta che la lince ti assale”. Come la poesia, nell’idea che Brullo le ha assegnato: lingua della rivolta, di chi non sta al gioco, armata di paradossi e di azzardi, priva di ogni lusinga, veemente nella denuncia, fatalmente votata allo scacco. Le visioni di Brullo sono austere, ma non idilliche, e non contemplano – se non in sogno – un paradiso. I lettori sono avvisati: non c’è verità che possa reggere al pensiero dell’eterno. Brutale e ardente, privo di allusioni, né criptico né sperimentale, Lince è un libro inerme di fronte alla storia, cioè disarmato; estraneo a ogni forma di realismo espressivo; nel fondo misericordioso. (Giancarlo Pontiggia)