- Traduzione: Antonella Francini
- Pagine: 216
- Prezzo: € 16,00
- ISBN: 9788883063343
- Data Uscita: 27/05/2021
Voci provenienti da luoghi e tempi diversi, suggestioni vicine e lontane, realtà e immaginazione si incontrano, si compenetrano e fluiscono, rigenerate, nella poesia di Charles Wright, unanimemente considerato uno dei maggiori autori americani contemporanei. La sua opera accoglie la tradizione americana e quella europea, e nomi tra i più alti della poesia (Whitman, Pound, Dante, Leopardi, Montale), della prosa e dell’arte, senza dimenticare i mistici cristiani e i poeti classici cinesi. Mondi esterni e distanti sono magistralmente interiorizzati, e tutto ciò che egli tocca assume il suo stile, riconoscibile, inequivocabilmente suo. Il tema centrale di questa scrittura, definita dallo stesso Wright “metafisica del quotidiano”, si sviluppa intorno a tre elementi: il paesaggio (americano e italiano), l’idea del divino e un linguaggio che si fa musica. Il poeta, moderno pellegrino in cammino verso una meta spirituale che sempre sfugge, sente che l’unico paradiso possibile è qui, sulla terra, su cui i piedi sembrano posarsi “come piume (…) sempre senza/ un’impronta, e sempre senza direzione”. Sa che ogni cosa è unica, che tutto corre verso una fine ineludibile, che siamo polvere, ma poiché “la polvere, com’è certo, risorge,/ allora risorgeremo, e ci raduneremo/ nel vento, nella nuvola, e saremo il loro effluvio,// una cascata di cose nella cascata del mondo”.