Salvatore Quasimodo
Poesia d’amore
Il vento vacilla esaltato e porta
foglie sugli alberi del Parco,
l’erba è già intorno
alle mura del Castello, i barconi
di sabbia filano sul Naviglio Grande.
Irritante, scardinato, è un giorno
che torna dal gelo come un altro,
procede, vuole. Ma ci sei tu
e non hai limiti:
violenta allora l’immobile morte
e prepara il nostro letto di vivi.
Poesia n. 100 Novembre 1996
Salvatore Quasimodo. Il vento e la conchiglia
a cura di Ezio Savino
Crocetti Editore 1996