Karin Boye
Sento i tuoi passi nella sala,
sento in ogni nervo i tuoi rapidi passi
che nessuno nota altrimenti.
Intorno a me soffia un vento di fuoco.
Sento i tuoi passi, i tuoi amati passi,
e l’anima fa male.
Cammini lontano nella sala,
ma l’aria ondeggia dei tuoi passi
e canta come canta il mare.
Ascolto, prigioniera dell’oppressione
che consuma.
Nel ritmo del tuo ritmo, nel tempo del tuo
batte il mio polso nella fame.
Traduzione di Daniela Marcheschi
Poesia d’amore del Novecento
a cura di Angela Urbano
Kylix 6
Crocetti Editore 2006