Silvio Ramat

Fuori campo

Volata fuori campo, tra le vene del grano,
prima ancora che ci pensasse il vento,
la maschera, non ha senso cercarla.
Arcuato sul colmo dell’estate,
il cuore delle ortiche spreme e rialza
le rovine celesti a San Galgano,
scuote l’albero del melo così carico che forma
da solo un orto sacro.
Noli me tangere, aspetta
che per te ne sia ladra la mano.

Poesia n. 205, Maggio 2006
Silvio Ramat. Il viaggio e la memoria
a cura di Giuseppe Langella
Crocetti Editore 2006


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