La memoria
2.
Mia ghiandaia felice la memoria,
oggi, ancora una volta ti ritrova,
come sempre, in un’ansia eterna di partenza.
Rosea venne l’aurora
e cancellò le tenebre discrete,
luogo d’amore.
Senza voltarmi, ingrato,
come uccello di transito che il nido
d’una notte non cura, ti lasciavo.
Per troppa furia ti dimenticavo,
isola estrema, amore.
Ora per nuova furia ti ricordo.
Poesia n. 345 Febbraio 2019
Camillo Fonte. Ognuno è un’isola
a cura di Francesco Dalessandro