Valentino Ronchi

(Rileggendo il Nazari e decidendo
di lasciarlo sul comodino)

Senti questo silenzio? È il principio di ottobre
le cose si perdono, tutte le cose si perdono,
sembre dire. Dove se ne andranno
quei termini di Omero, i calzari di cuoio
annodato, la fibbia d’argento dello scudo
dei Feaci, i Dardani bravi nel corpo a corpo
la paura, che è dolorosa, odiosa, i cavalli solidi
zoccoli e Latona dalla bella chioma? Questa casa
che abito – ne sono passate tre da allora
da quando lo comperai il Dizionario Omerico
non le sa tutte queste cose, eppure ci abitiamo
da anni. Le nostre vite non hanno che noi
per tenersi insieme. E noi a dire il vero
non è che diamo troppo affidamento.

Poesia n. 341 Ottobre 2018
Valentino Ronchi. Il realismo lirico di un flâneur
a cura di Paolo Senna

 

 

 

 


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