Roberto Juarroz
Si deve cadere e non si può scegliere dove…
Si deve cadere e non si può scegliere dove.
Ma c’è una forma del vento nei capelli,
una pausa del colpo,
un certo angolo del braccio
che possiamo piegare mentre cadiamo.
È soltanto l’estremo di un segno,
la punta impreveduta di un pensiero.
Ma basta ad evitare il fondo avaro di alcune mani
e la miseria azzurra di un Dio deserto.
Si tratta di piegare un po’ di più una virgola
in un testo che non possiamo correggere.
Traduzione di Stefano Bernardinelli
Poesia n. 288 Dicembre 2013
Roberto Juarroz. Poesia verticale
a cura di Stefano Bernardinelli