Seamus Heaney
da Lavoro sul campo
III
Non la chiazza di fango,
non l’acqua scura infestata da erbacce
piena di pigne di ontani e di foglie butterate.
Non il cerfoglio selvatico in inverno
con i suoi vecchi stinchi e polsi imbiancati,
il suo sibilo, il suo tremolio.
Nemmeno l’ombra verde acido dell’estate
densa di farfalle
e con rotondità di fungo come una sella di cuoio.
No. Ma in un angolo quieto,
puntellato al suo muro di ghiaietto,
pesante, attirato dalla terra, tutto bocca e occhio,
il girasole, che sogna terra d’ombra.
Traduzione di Marco Sonzogni
Poesia n. 321 Dicembre 2016
Seamus Heaney. Il Virgilio irlandese
a cura di Francesco Kerbaker