Christopher Whyte
Al ruscello di Kilmartin
Mi piacerebbe avere la natura del ruscello
che scorre limpido e chiaro sotto Kilmartin.
Puoi vederlo passare rapido sotto il ponte
d’acciaio che attraversa la strada dell’albergo.
Chiunque ti vedesse chino,
intento a scrutare le acque,
direbbe che stia guardando in uno specchio.
Però non afferrerai nessuna immagine,
non vedrai che il fluire frettoloso
della sostanza del ruscello, oppure i pesci
che si fermano, tremando come bussole
a indicare la direzione del flusso. Per quanto sia grande
il piacere che trovano in quella frescura inesauribile,
per quanto piacerebbe anche a me essere un pesce,
se potessi, sceglierei di essere il ruscello,
senza sapere dove risiederebbe la mia essenza,
se nell’eterno ricambio delle acque,
o nelle rive che mi darebbero legge e forma.
che scorre limpido e chiaro sotto Kilmartin.
d’acciaio che attraversa la strada dell’albergo.
intento a scrutare le acque,
Però non afferrerai nessuna immagine,
della sostanza del ruscello, oppure i pesci
a indicare la direzione del flusso. Per quanto sia grande
per quanto piacerebbe anche a me essere un pesce,
senza sapere dove risiederebbe la mia essenza,
o nelle rive che mi darebbero legge e forma.
Traduzione di Marco Fazzini con l’Autore
Poesia n. 313 Marzo 2016
Christopher Whyte. Scrivere in gaelico scozzese
a cura di Marco Fazzini