Alfonsina Storni
La carezza perduta
Mi sfugge dalle dita la carezza senza motivo,
mi sfugge dalle dita. Nel vento, quando passa,
la carezza che vaga senza destino o meta,
la carezza perduta, chi la raccoglierà?
Stasera potrei amare con pietà infinita,
potrei amare il primo che incontrerò per strada.
Nessuno passa. Immoti, soli, i sentieri fioriti.
La carezza perduta qui attorno vagherà.
Viandante, se ti baciano sugli occhi questa notte,
se i rami son trascorsi da un docile sospirare,
se ti preme le dita una piccola mano,
che ti afferra e ti lascia, ti prende e se ne va,
se mano non vedrai, né la bocca che bacia,
ed è l’aria che tesse l’illusorio baciare,
oh viandante che come il cielo hai gli occhi
me confusa nel vento saprai rintracciare?
Traduzione di
Silvio Raffo
Poesia n. 307 Settembre 2015
"Alfonsina Storni. La carezza perduta"
A cura di Silvio Raffo
mi sfugge dalle dita. Nel vento, quando passa,
la carezza che vaga senza destino o meta,
la carezza perduta, chi la raccoglierà?
potrei amare il primo che incontrerò per strada.
Nessuno passa. Immoti, soli, i sentieri fioriti.
La carezza perduta qui attorno vagherà.
se i rami son trascorsi da un docile sospirare,
se ti preme le dita una piccola mano,
che ti afferra e ti lascia, ti prende e se ne va,
ed è l’aria che tesse l’illusorio baciare,
oh viandante che come il cielo hai gli occhi
me confusa nel vento saprai rintracciare?