Alojz Gradnik
Il contadino parla a Dio
La mia falce ha mietuto le Tue messi,
il mio sudore ha bagnato le Tue viti,
è sera, accendi le luci delle stelle.
Il mio silenzio ha onorato l’uva e l’erba,
le falci, le botti, la mucca e la cantina,
i miei occhi a Te son ora rivolti.
Il mio aratro ha arato i Tuoi campi,
il Tuo dito ha arato il mio volto,
al mio desco c’è ora un posto che T’attende.
Siedi e dividi la mia cena,
poi riscuoti quel che Ti debbo.
E sia fatta la Tua volontà.
Traduzione di Fedora Ferluga-Petronio
Le opere dell’uomo – I frutti della terra
Poesie sulle arti dell’uomo per alimentarsi
a cura di Nicola Crocetti
Crocetti Editore 2015
Novità
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