Kate Clanchy

Viaggiare

(alla maniera di Gösta Ågren)

Se dovessi andare a Samarcanda
magari troveresti Sherazade
in mille riproduzioni,
vestita di lustrini, come souvenir,
e le cupole dorate di Al-al-Din
ricoperte di segnali turistici sovietici
e ossidate, su un cielo metallico.

Ma restare è come partire.
Da qui si stendono i campi
dell’Oxfordshire
già del colore di una sovrana d’oro.
E quando il fieno è raccolto in balle
che sembrano ruote, e l’occhio corre
dai solchi scuri dei trattori all’orizzonte
nudo dell’autunno,
là brucerà là Samarcanda

e Samarcanda, e Samarcanda.

Poesia 193 Aprile 2005
Kate Clanchy / Dall’Oxfordshire a Samarcanda
Crocetti Editore 2005

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