Kate Clanchy
L’albero
Sono già mature le mele
sull’albero che Miss Coombes
ci ha lasciato.
L’albero è chino quasi fino a terra.
Non avevo capito fino ad ora
il loro peso freddo, né come
si accalcano a coppie sui rami,
gialle, rotonde come lanterne cinesi
lungo una strada addobbata.
È il crepuscolo, e stai tornando a casa.
Immagino la dinamo della tua bici
tesa come una spoletta tra le strade
che imbrunano, a illuminare
casa nostra mentre ora, nella via,
si accendono le luci – l’oro
delle lampadine nelle piccole serre,
i lingotti
di ingresso, la camera da letto, le scale.
Viviamo qui ora, e sebbene,
altrove, una ragazza si appoggi
al finestrino del treno, un dito
attorcigliato allo zaino zeppo
di tutto ciò che possiede –
questo ci basta. Siamo
le luci, le luci, le luci
che i treni superano nell’oscurità.
Poesia 193 Settembre 2005
Kate Clanchy
Dall’Oxfordshire a Samarcanda
a cura di Giorgia Sensi
Crocetti Editore 2005