Lambert Schlechter
24.
lontano dalla mia amata per troppo tempo
e soffrendo per la sua assenza
prendo un foglio e scrivo:
"i tuoi occhi", "la tua bocca", "i tuoi capelli"
"le tue spalle", "le tue ascelle", "le tue clavicole"
"i tuoi seni", "i tuoi fianchi", "la tua pancia"
"il tuo ombelico", "i tuoi peli", "i tuoi inguini"
"la tua vulva", "le tue grandi labbra", "le tue piccole labbra"
"il tuo clitoride", "la tua vagina", "le tue cosce"
"le tue ginocchia", "i tuoi polpacci", "le tue caviglie"
"il tuo culo, una natica e l’altra, la linea",
"il tuo perineo", "il tuo ano", "le tue mani", "le tue dita",
"le tue dita dei piedi, le cinque dita del piede destro,
le cinque dita del piede sinistro"
e GUARDO tutte queste parole, alla follia
25.
poi pensi che ho troppo desiderio di te
ho paura, dici, che ami solo il mio corpo
cosa risponderti, se non prenderti tra le mie braccia
fino a fare vibrare la tua anima
Traduzione di Clemente Condello
Poesia n. 287 Novembre 2013
Lambert Schlechter. L’opposto di ogni posto
a cura di Clemente Condello
Fondazione Poesia Onlus 2013